Studio della patogenesi dell’osteomielite cronica dei mascellari sostenuta da bisfosfonati: analisi quali/quantitativa dell’attivita’ osteoclastica ed osteoblastica mediante metodiche immunoistochimiche ed istomorfometria

Data inizio
17 maggio 2007
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Ingegneria per la medicina di innovazione
Responsabili (o referenti locali)
Bedogni Alberto , Nocini Pier Francesco

Negli ultimi 3 anni è stato segnalato in letteratura un numero crescente di lesioni ossee dei mascellari in pazienti in terapia con amino-bisfosfonati, caratterizzate da dolore spesso intrattabile e dalla progressiva esposizione di osso necrotico ed infetto in cavo orale. Questa nuova entità clinica, ad andamento progressivo ed ingravescente, viene comunemente assimilata alla osteonecrosi dei mascellari riscontrabile dopo radioterapia.
Caratteristicamente, non vi sono segnalazioni di osteonecrosi associate all’utilizzo di bisfosfonati in altri distretti scheletrici.
Le ossa mascellari, ed in particolare la regione dento-alveolare, sono caratterizzate da un elevato rimodellamento osseo legato alla presenza degli elementi dentari ed al carico masticatorio.
Inoltre, le ossa mascellari sono le uniche in rapporto con l’ambiente esterno (cavo orale) attraverso i denti. Un’infezione del parodonto o un qualunque evento traumatico (sia esso l’estrazione di un elemento dentario o il decubito di una protesi) stimolano un processo infettivo-infiammatorio localizzato che porta ad un rimaneggiamento osseo.
La patogenesi della “malattia dei mascellari da bisfosfonati” è ancora sconosciuta, così come i meccanismi attraverso cui i bisfosfonati produrrebbero un blocco del rimodellamento osseo e della neoangiogenesi nelle ossa mascellari.

OBIETTIVI, RISULTATI ATTESI, METODOLOGIA E DURATA DEL PROGETTO DI RICERCA

In uno studio preliminare (clinico, radiologico, morfologico ed immunoistochimico) da noi condotto su 35 pazienti affetti da lesioni ossee dei mascellari abbiamo mostrato come la malattia dei mascellari dei pazienti in terapia con bisfosfonati, sia verosimilmente una osteomielite, causata all’origine da un’infezione, in cui la liberazione dei bisfosfonati dall’osso inibirebbe l’attività osteoclastica, accumulando osso non vitale. L’osso necrotico sarebbe il risultato finale del processo. La malattia, inoltre, non sembrerebbe coinvolgere in toto le ossa mascellari, in quanto osso morfologicamente sano è stato identificato a livello dei margini di resezione nei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici di asportazione dell’osso malato.


Gli obiettivi e la metodologia della ricerca consistono in:

1. determinazione quantitativa dell’attività antiosteoclastica dei bisfosfonati e del turnover osseo in pazienti con osteomielite dei mascellari attraverso:


• studio immunoistochimico (Tunel-Trap-ED1) in M.O., ed, dei meccanismi di apoptosi farmaco-indotta degli osteoclasti e dei loro precursori, condotto su campioni omogeneamente rappresentati di “osso osteomielitico”, osso necrotico, e dai margini di resezione (purchè istologicamente sani), ottenuti dai mascellari resecati di pazienti in trattamento con bisfosfonati e affetti da osteomielite.

• studio istomorfometrico per la valutazione dei parametri statici e dinamici di neoformazione, riassorbimento, struttura e microarchitettura.


2. determinazione quantitativa dell’attività antiosteoclastica dei bisfosfonati e del turnover osseo su pazienti in trattamento con bisfosfonati ma senza osteomielite dei mascellari attraverso:

• studio immunoistochimico (Tunel-Trap-ED1) in M.O., ed, dei meccanismi di apoptosi farmaco-indotta degli osteoclasti e dei loro precursori, su campioni di osso ottenuti mediante biopsie cortico-midollari dai mascellari di pazienti in trattamento con bisfosfonati, senza segni clinico-radiografici di osteomielite.

• studio istomorfometrico per la valutazione dei parametri statici e dinamici di neoformazione, riassorbimento, struttura e microarchitettura.


3. determinazione quantitativa dell’attività antiangiogenetica dei bisfosfonati su pazienti in trattamento con bisfosfonati con e senza osteomielite dei mascellari, attraverso:

• studio immunoistochimico (anticorpi anti VEGF-2 receptor) in M.O. della neoangiogenesi, condotto su campioni omogeneamente rappresentati di “osso osteomielitico”, osso necrotico, e dai margini di resezione (purchè istologicamente sani), ottenuti dai mascellari resecati di pazienti in trattamento con bisfosfonati e affetti da osteomielite.

Enti finanziatori:

Finanziamento: richiesto

Partecipanti al progetto

Pubblicazioni
Titolo Autori Anno
Bisphosphonate-associated osteonecrosis can hide jaw metastases Bedogni A, Saia G, Ragazzo M, Bettini G, Capelli P, D'Alessandro E, Nocini PF, Russo LL, Lo Muzio L, Blandamura S. x
Occurrence of bisphosphonate-related osteonecrosis of the jaw after surgical tooth extraction. Saia, G.; Blandamura, S.; Bettini, Giordana; Tronchet, A.; Totola, Andrea; Bedogni, G.; Ferronato, G.; Nocini, Pier Francesco; Bedogni, Alberto 2010
Worsening of osteonecrosis of the jaw during treatment with sunitinib in a patient with metastatic renal cell carcinoma Brunello, A.; Saia, G.; Bedogni, Alberto; Scaglione, D.; Basso, U. 2009
Valutazione dell'efficacia a distanza di un protocollo chirurgico demolitivo nel trattamento dell'osteonecrosi da bisfosfonati Nocini, Pier Francesco; Bettini, Giordana; Bedogni, Alberto 2007
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