Durante il Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI) svoltosi a Milano il 28-29 novembre 2025, sono stati conferiti due prestigiosi premi. Il Dott. Mauro Crestani, dottorando del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, sotto la supervisione della Prof.ssa Marialuisa Gandolfi e Prof. Alberto Gajofatto, è stato premiato per la miglior presentazione nella sezione “Metodologia della Ricerca” con il lavoro: “The effectiveness of a Home-Based Digital Motor Telerehabilitation program combined with conventional rehabilitation in progressive multiple sclerosis: a multicenter randomized controlled trial”. Nella stessa occasione, il Dott. Nicola Valè, ricercatore post-doc del Dipartimento di Ingegneria per la Medicina di Innovazione (Gruppo BraiNavLab), supervisionato da Prof.ssa Silvia F. Storti, ha ricevuto il premio per la miglior presentazione nella sezione “Tecnologie Digitali” con il contributo dal titolo: “Motor-Cognitive Interaction in Multiple Sclerosis: A cross-sectional study using AI-driven Integration of EEG and Motor Assessment in a dual-task paradigm”.
Entrambe le presentazioni sono espressione di un unico progetto di ricerca multicentrico sulla teleriabilitazione nelle persone con sclerosi multipla, coordinato dalla Prof.ssa Marialuisa Gandolfi e finanziato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM 2023/R-multi 010).
Il progetto integra in modo strutturato competenze multidisciplinari, reso possibile dalla collaborazione tra i Dipartimenti di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento e di Ingegneria per la Medicina di Innovazione dell’Università di Verona e il Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Università di Ferrara sotto la guida della Prof.ssa Sofia Straudi.
L’obiettivo del progetto è sviluppare e valutare interventi di teleriabilitazione basati su tecnologie digitali e su metodologie di ricerca avanzate, al fine di favorire una presa in carico più accessibile, personalizzata e continuativa per le persone affette da sclerosi multipla progressiva.
Questi riconoscimenti testimoniano ancora una volta il valore della ricerca multidisciplinare in un contesto di collaborazione tra dipartimenti a vocazioni diverse ma complementari.
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